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Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini dal film di Matteo Garrone<br>Prato, Museo del Tessuto – dal 21 dicembre 2019 al 22 marzo 2020
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Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini dal film di Matteo Garrone
Prato, Museo del Tessuto – dal 21 dicembre 2019 al 22 marzo 2020

In occasione del Natale 2019, il Museo del Tessuto di Prato inaugura una mostra dedicata al pluripremiato costumista cinematografico Massimo Cantini Parrini. La mostra presenta in anteprima assoluta il suo ultimo straordinario lavoro: oltre 30 costumi realizzati per il film "Pinocchio" di Matteo Garrone, uscito nelle sale il 19 dicembre distribuito da 01 Distribution e interpretato da un cast di assoluta eccezione, con Roberto Benigni nei panni di Geppetto,  Gigi Proietti di Mangiafuoco, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini in quelli del Gatto e la Volpe. Dei costumi in mostra, 25 sono stati realizzati dalla Sartoria Tirelli, 5  dalla Sartoria Costumi d’Arte Peruzzi, 2 da Cospazio 26, mentre le parrucche da Rocchetti e Rocchetti. Massimo Cantini Parrini Massimo Cantini Parrini è nato e si...
Ciò che resta del tempo: racconti del divenire, design degli istanti<br>Una mostra di “opere effimere” si interroga sul valore dellememorie mettendo in scena opere di luce e composizioni di elementi
Momenti Speciali

Ciò che resta del tempo: racconti del divenire, design degli istanti
Una mostra di “opere effimere” si interroga sul valore dellememorie mettendo in scena opere di luce e composizioni di elementi

Era il 28 giugno 1973. L’ultimo giorno in cui lo spazio è stato abitato. Poi solo il tempo, a lavorare. Ciò che resta del tempo è un percorso di ricerca sull'estetica della memoria: lo sguardo su un luogo colmo di assenze. Una mostra-a cura di Alessandra Dalloli, Nemo Monti, Walter Terruso ; fotografie di Andrea Martiradonna - che mette in scena, per una sera soltanto, installazioni ed opere: situazioni estetiche, create utilizzando soltanto gli elementi che erano già presenti nello spazio abbandonato. Frammenti di memoria si succedono nelle forme di stanze, arredi, oggetti senza destino. I segni del lento divenire hanno composto una sequenza di tracce, operando la trasformazione delle superfici. In questo contesto di preesistenze va in sc ena un racconto per s...
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